Pubblicità sociale, ambiente e politica

giovedì, dicembre 18, 2008

Il girone delle polveri sottili, un ottimo regalo di natale.

Il girone delle polveri sottili, nanopatologie
Il dott. Stefano Montanari si batte da anni nella ricerca sulle nanopolveri. Le nanopolveri sono tutti quegli inquinanti che si trovano nell’aria e che noi respiriamo grazie alle automobili, agli inceneritori, alle industrie, etc, etc,.

Molti conoscono le famose PM10, quelle che vengono rilevate quotidianamente nei comuni, ma non conoscono le PM2,5, ancora più pericolose perché si introducono nel corpo con più facilità ed è difficilissimo farle uscire (i pompieri del World Trade Center, alle cui cure partecipa anche il dottore, vengono curati con ore ed ore di sauna ed acqua da bere perché hanno scoperto che le nano polveri escono col sudore).

Le PM2,5 e minori, sono anche molto difficili da rilevare e lo strumento utilizzato dal dottore e la moglie è costosissimo e ha bisogno di cure straordinarie.

Nel suo libro il dottore, persona di straordinaria educazione che ho avuto modo di conoscere, racconta casi di patologie stranissime dovute alle nanopolveri e le mille peripezie fatte per raccogliere i fondi con tutte le battaglie per far capire i pericoli del fumo e dell’inquinamento industriale, da inceneritori e da automobili.

L’acquisto del libro equivale ad una donazione diretta al dottore.

Se a natale avete intenzione di regalare un libro che sia anche utile, il girone delle polveri sottili è quello che fa per voi.

Cercatelo in libreria o sul sito della casa editrice

Se vogliamo bene al prossimo, questo è un acquisto che va fatto.

http://www.youtube.com/results?search_query=stefano+montanari&search_type=

Se non siete intenzionati a fare questo regalo fate almeno girare l'invito fra i vostri conoscenti, grazie.

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martedì, dicembre 16, 2008

Social media marketing: cosa non funziona.

comunicare in maniera efficace con i social media

Per chi non lo sapesse il social media marketing è una forma di marketing, chiamiamola non convenzionale, che vede aziende e politici farsi pubblicità in maniera "permissiva" sui social media. Un social media (ma dovrebbe essere medium) può essere Facebook come MySpace o Flickr (non mi fermo ad enumerarli tutti...si rischia di finire domani).

Pratica sconosciuta ai molti fino a qualche mese fa, il social media marketing, sta diventando sempre più abituale.
Accade così di trovarsi ad essere fan della Panini su Facebook, amici di Fassino (brrr!) e guardare il ministro Gelmini fare pratica di democrazia digitale su Youtube.
Molto bello tutto questo! Si ma c'è un limite, anzi due (e ne usciranno sicuramente altri).

Il primo limite del marketing sui social media è l'attenzione: le pratiche svolte in rete da un utente sono molteplici, segmentate, randomiche e spesso confusionarie. Riuscire a scavarsi un piccolo spazio nell'attenzione di un utente Internet moderno è cosa assai difficile.
Diventa ancora più difficile - e qui siamo al secondo limite - se chi pratica il social media marketing non lo fa bene, lo affida a terzi o ha poco tempo da dedicargli.

Essere presente su un social media non vuol dire solo starci e per questo guadagnarsi la stima delle persone e riempirsi la pagina Facebook di fan o quella Youtube di contatti. Essere presente vuol dire partecipare.
Partecipare vuol dire praticare lo scambio, essere più umano possibile, accettare le critiche.
E non ricordo di aver visto ancora una cosa del genere.

Mi capita molto spesso di vedere marche che presenziano praticamente ovunque senza dare nulla di umano alla loro presenza e politici che utilizzano i social media solo ed esclusivamente per fare aggiornamenti di tipo politico. Non basta il tg1?

Tutto questo accade perché, per anni ed anni, tutti quei messaggi verticali top-down dei media tradizionali, belli e brutti che fossero, dovevamo sorbirceli.

Oggi è cambiato tutto, su internet e specialmente sui social media, comanda l'utente.

Se nella vita reale si è fatti in un certo modo, non si puù fingere di essere diversi su un social media. Ecco perché, prima di tutto, un'azienda dovrebbe un'attimo rivisitare le sue logiche interne, svecchiarsi e poi attuare questa pratica (questo vale anche per la politica). E' una questione filosofica.

Se decidiamo di farci gestire la comunicazione da terzi facciamo almeno in modo di pianificare uno stile comunicativo più immediato e vicino alle logiche di internet e della condivisione, cerchiamo di essere veramente virali, affidiamoci a persone che, oltre a voler fare soldi, conoscono bene il loro lavoro ed hanno anche una buona cultura umanistica.

Faccio questa critica perché vedo molto spesso buone iniziative perdersi in un bicchier d'acqua a causa di mancanze sotto il profilo della conoscenza del mezzo e di una giusta filosofia e pianificazione.

Dico perciò a capi d'azienda e politici: se decidete di dare inizio ad una campagna di social media marketing (sempre che di campagna si possa parlare) entrate in silenzio, ascoltate, sondate il territorio, cominciate a scambiare messaggi umani, rischiate di essere sommersi di critiche. Forse ne vale la pena.

Creerete terreno fertile per riscoprire voi stessi come persone, porterete aria fresca nelle logiche aziendali o politiche e, cosa più importante, migliorerete la società.

Ah dimenticavo: prima di chiedere un'amicizia su Facebook, provate a mandare una mail dando spiegazioni e chiedendo il permesso, cambierà ogni cosa...


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Lezioni di Giornalismo



A dimostrazione del fatto che una persona cosciente di sinistra sa smerdare anche un politico che dovrebbe essere quantomeno affine alla sua ideologia (ma chiamiamola area politica, per pudore), oggi non parlerò di Berlusconi ma ti farò vedere come Daniele Martinelli, ottimo giornalista indipendente, videocamera alla mano, incalzi Walter Veltroni che non risponde nè prima, nè durante, nè dopo la sua conferenza al popolino plaudente.

Lo stato di coma vegetativo in cui versiamo tutti noi italiani e continuamente alimentato da un'informazione drograta che non fa altro che alterare le nostre coscienze e conoscenze rendendo totalmente sballati i nostri metri di giudizio e facendoci abbandonare ogni causa visto che non riusciamo ad arrivare ad una conclusione con chiarezza .

(Pensiamo a come finiscono i discorsi di politica durante le cene: o con un silenzio generale o con caciare incredibili dove c'è quello che dice: "il più pulito c'ha la rogna!!!" e poi si parla di figa).

Se riuscissimo ad arrivare ad una conclusione, molto probabilmente, arriveremmo alla rivoluzione. Ma la Playstation è più importante.

Ora che questo giornalista mi ha fatto capire che posso fidarmi poco di quest'uomo (semmai ce ne fosse stato bisogno), non lo voterò e farò di tutto per non farlo votare. Ecco a cosa serve un giornalismo ben fatto...arrivare ad una conclusione con le idee chiare.

Se vuoi fare il giornalista e vuoi balzare alle cronache questo è un ottimo modo per farlo. Se vuoi tenerti informato questo è un buon blog da seguire.

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sabato, dicembre 13, 2008

Mamma c'è la crisi! Vol. 2

A supporto di quello che stavo dicendo eccovi una bella intervista:

Se internet si fa verde.

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venerdì, dicembre 12, 2008

Costituzione: Appello di Massimo Fini E Marco Travaglio

Questi porci neofascisti, bigotti, piduisti e reazionari stanno provando a sovvertire tutto ciò che i padri costituenti hanno costruito con grande sapienza e fatica in seguito ad un periodo di guerre e fame.

La costituzione italiana è tra le più invidiate ed ammirate del mondo per il suo equilibrio e la sua chiarezza.
Provare ora a stravolgerla e, soprattutto, sapendo quali sono i soggetti che vogliono farlo, vuol dire automaticamente limitare tutte le libertà che ci siamo guadagnati in questi anni.

Non permettiamo che questo avvenga, cerchiamo di essere più svegli, più attenti a ciò che accade.
Le scelte politiche si riflettono sul mondo del lavoro e quello dell'economia e, alla fine siamo sempre noi a pagare.
Meno siamo informati meno abbiamo il diritto ed il potere di chiedere perché certe scelte sono state fatte.

Appello di Massimo Fini e Marco Travaglio per la Costituzione

Passate il link, scrivete qualche cosa, facciamoci sentire.

E' il popolo la lobby più forte. Solo noi possiamo e dobbiamo condizionare le scelte dei politici. Sveglia
!


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giovedì, dicembre 11, 2008

Mamma c'è la crisi! Ma ecco gli ingredienti!


Questa sera, guardando Anno Zero, ascolto politici, professori ed imprenditori che dibattono sulla crisi.

Mentre guardavo aziende obsolete che producono cose obsolete, nate da idee obsolete, ho pensato che in realtà questa crisi è stata guidata da un sistema di cose (obsoleto logicamente).

Premettendo che il liberismo (inteso a livello familistico e amicale come in Italia) ha i giorni contati, andiamo a vedere questo sistema che non funziona da dove parte e dove arriva.

Politica
: Un sistema politico drogato da un Presidente a Capo di tre aziende che governa per vie traverse le altre tre maggiori concorrenti, truccando di fatto la concorrenza, è un ottimo viatico per la crisi.

I finanziamenti che ricevono i partiti da grandi lobby (farmaceutiche, nucleari, etc.), facendo in modo che queste vengano favorite a discapito di altre, è un ottimo viatico per la crisi.

I finanziamenti per la ricerca sul nucleare sono più grandi di 4 volte rispetto a quelli sulla ricerca di energie alternative.
Inutile dire che la ricerca permette la sperimentazione di nuove tecnologie, le nuove tecnologie danno lavoro perché servono esperti e, il prodotto finale immesso sul mercato, permette di risparimiare perché non consuma.
Ma visto che questi mercati non vengono finanziati non c'è concorrenza ed i prodotti creati hanno costi e prezzi altissimi: ottimo viatico verso la crisi.

Molto bello il caso dei ragazzi che hanno modificato uno scooter a benzina convertendolo totalmente all'elettricità e si sono visti rifiutare il progetto da una grande azienda italiana perché deve aspettare quello che fa il Giappone...

L'energia alternativa non inquina.
Oggi sempre più persone si ammalano a causa delle emissioni nocive, le malattie sono una spesa, molte volte esosa.
Chi si ammala spesso è un lavoratore che deve lasciare il lavoro per curarsi, non potendo più garantire sostegno alla propria famiglia che non spenderà più un soldo: un ottimo viatico verso la crisi.

Si è detto e stradetto che la raccolta differenziata è un'opportunità perché se si smistasse come si deve, con i rifiuti organici, si potrebbe creare compost da vendere a chi ne ha bisogno.
E c'è molto bisogno di compost.
Ma il Governo non si muove: ottimo viatico verso la crisi.

Potre trovare un milione di esempi ma voglio parlare di Internet.

In molte testate giornalistiche, sia online che cartecee, gli analisti si chiedevano se anche Internet è in crisi o patirà la crisi.

Tra bolle e grandi successi economici, in questi anni, Internet è stata un marziano per quanto riguarda il mondo dell'economia perché ha scritto nuove leggi o forse ha interpretato alla regola leggi che non guarda più nessuno.
Per questo se, da un lato, un calo fisilogico è evidente, Internet non sta patendo la crisi come gli altri perché si rinnova giorno dopo giorno, non vive di cartelli e di concorrenza drogata ma di continui scambi, anche gratuiti e premia sempre le idee migliori: un ottimo viatico per vincere la crisi.

Ricordo che quando ero piccolo, ad un minimo accenno di crisi, per esempio durante la guerra del Golfo, mia madre si fiondava a fare scorte di farina e di zucchero.
La farina e lo zucchero sono due elementi fondamentali per creare cibo che dia un minimo di sostentamento e non costano niente, sono una forma di energia alternativa un pò dimenticata da tutti noi che ci nutriamo di energie complesse.

Oggi la farina e lo zucchero sono il vento, il sole, l'acqua che mixati diventano il motore di un mondo che li ha dimenticati a favore di quell'energia complessa che è il petrolio.

Forse riscoprire le basi e riconvertire noi stessi e l'energia è il giusto viatico per vincere la crisi.

martedì, novembre 25, 2008

Notizie e Bacheca di Facebook: come gestirle con la nuova privacy

Modifica della privacy in bacheca, foto, note ed elementi condivisi su Facebook aggiornato al 23 agosto 2011:
Leggi anche le ultime novità su come ricevere aggiornamenti dagli altri e vedere chi ha condiviso i tuoi link


Qui come gestire i tag delle foto su Facebook

Facebook ha di nuovo aggiornato la possibilità di bloccare/far vedere a chi vogliamo i nostri contenuti, cominciamo dall'accesso:
Ora abbiamo due possibilità
1) Entrare nel pannello di gestione
2) Gestire la privacy di fianco ad ogni post o album di foto o note
Gestione della privacy da elementi condivisi sul proprio profilo
Gestione della privacy dalla pagina album
Stessa cosa per le note, si va sulla pagina delle note e si sceglie la privacy per ognuna di esse, un po' palloso, lo so!
Per una gestione della privacy totale, è necessario andare su impostazioni privacy (prima immagine) e selezionare ciò che desideriamo
Gestione della visualizzazione totale del proprio profilo
Da qui potrai scegliere se rendere il tuo profilo totalmente pubblico, se renderlo visibile solo ad amici o se renderlo visibile a te stesso e persone che vuoi tu.
Connessione da parte tua
                                   
Con questa opzione possiamo scegliere
  • Chi può cercare il nostro profilo
  • Chi può inviarci richieste d'amicizia
  • Chi può inviarci messaggi da Facebook
  • Chi può pubblicare post sulla nostra bacheca
  • Chi può vedere post pubblicati da altri sulla nostra bacheca
Funzionamento dei tag
funzionamento tag facebook
I tag, si sa, sono molto fastidiosi. Questa opzione ci permette di scegliere
  • Controllo del profilo: essere allertati se qualcuno ci ha taggati. Le persone possono taggarci comunque ma possiamo evitare che il tag finisca sulla nostra bacheca/profilo
  • Controllo dei tag che gli amici vogliono aggiungere ai tuoi post: consente di essere allertati quando amici e non amici taggano qualcuno nelle foto dei nostri album, etc.
  • Visibilità dei post del profilo in cui sei taggato una volta che sono sul tuo profilo: più uno scioglilingua che un controllo, scegliamo sempre "Amici" per non sbagliare.
  • Suggerimenti di tag quando amici caricano foto in cui ci sei tu: se attivata questa opzione si consente a Facebook di "riconoscerci" negli album degli altri e gli consiglia di taggarci. Personalmente eviterei di dare a Facebook questo permesso.
  • Gli amici possono registrarti nei luoghi con l'applicazione mobile luoghi: scegliamo a seconda di quanto vogliamo essere nascosti agli altri l'opzione che ci convince di più.
Applicazioni e siti web
Una delle sezioni più importanti, perché potrebbe dare accesso a virus di vario genere, state sempre attenti quando notate qualche link anomalo sulla vostra home!
Una volta cliccato su Modifica impostazioni ecco la pagina che ti si presenta


  • Applicazioni che usi: sono tutte le applicazioni da te installate durante la tua vita su Facebook, queste applicazioni hanno il permesso di accedere alle tue informazioni ogni volta che lo desiderino. Puoi controllare questo accesso o negarlo del tutto.
    Seguendo questo link potrai vedere tutte le applicazioni  e modificare la privacy http://www.facebook.com/settings/?tab=applications
  • Modo in cui le persone condividono le tue informazioni con le applicazioni che usano
    Come dicevo sopra, queste applicazioni possono fare molte cose, tra cui cibarsi di tutto ciò che facciamo su Facebook. Dobbiamo quindi cliccare su "modifica informazioni" e selezionare ciò che vogliamo dare in pasto alle applicazioni e cosa non vogliamo dare in pasto.
                             
  • Personalizzazione istantanea: questa opzione, se selezionata, regala informazioni a Facebook e siti partner sulle nostre attività. Ad esempio, se oi e nostri amici fossimo su Repubblica.it con questa opzione selezionata potremmo vedere quali elementi del sito hanno condiviso o su quali hanno fatto like. Suggerisco di non selezionarla per non regalare troppe informazioni.              
  • Ricerca pubblica infine, permette a chi vuole cercarci sui motori di ricerca, di trovare il link a Facebook. Lascio sempre a te decidere cosa fare, a seconda di quanto tieni alla tua privacy :P.

Restringi pubblico per i vecchi post
L'opzione, presente sulla stessa pagina invita ad andare sui singoli vecchi post e modificarne la visualizzazione con in nuovi strumenti di privacy. Puoi fare riferimento al primo tutorial.

Gestione elementi bloccati
Questa opzione consente di gestire il blocco di persone, eventi ed applicazioni quando l'invito proviene da qualcuno

Con quest'ultima parte credo di aver terminato con l'aggiornamento della protezione privacy compiuto da Facebook ad Agosto 2011. Sotto puoi trovare alcuni link e vecchi aggiornamenti.










Update: queste notizie riguardano una vecchia versione di Facebook. Segui il link se vuoi avere notizie sul nuovo layout di Facebook, oppure chiedi nei commenti. Ciao e Grazie!
Update 2: Ho tradotto un post per il blog di ZZUB.it nel quale sono elencate sette cose da non fare su facebook per migliorare la privacy. Buona lettura!
Visto che il problema della privacy è sempre più sentito, per quanto riguarda gli utenti di Facebook, ecco un pò di istruzioni.
Le immagini adoperate sono piccole per questioni di pubblicazione ma potete ingrandirle cliccandoci sopra.
Le notizie e la bacheca di Facebook (quell'elenco di attività che viene visualizzato nella pagina principale del profilo) possono essere personalizzate.
In poche parole possiamo decidere cosa far vedere e cosa eliminare. Abbiamo amici ai quali non vogliamo rendere note alcune nostre attività? Vogliamo tenere pulita la bacheca per altri motivi? Molto bene.
La soluzione sta in Impostazioni -> Impostazioni sulla privacy ed azioni visibili agli amici.
notiziebachecafacebook
Qui potete decidere se rendere visibili commenti a note o video, se avete aggiunto un amico, l'ora in cui sono state pubblicate le notizie etc, etc.
Basta deselezionare la casella desiderata.

Questo era un passaggio generico. Il bello è che possiamo colpire in maniera veramente chirurgica e cioè scegliere la persona "NomeCognome" a cui non vogliamo rendere note le nostre avventure (sempre che si abbia una vita crazy).

Come fare?
Facciamo un passo indietro: dalla pagina delle impostazioni sulla privacy, selezioniamo "Profilo" e la pagina principale sarà questa:

Se per il profilo non è possibile impedire ad una determinata persona di accedervi (si fa prima a cancellare l'amicizia a quel punto), per le altre opzioni è possibile scegliere il nome esatto della persona alla quale vogliamo nascondere i fatti nostri.




Come? Da "Informazioni di base" in giu possiamo entrare nel campo di selezione e scegliere "Personalizza":
personalizzazione privacy facebook




Una volta selezionata l'opzione apparirà questa schermata:
bloccare persone facebook
Basta inserire il nome della persona che volete non veda info di base e personali, aggiornamenti di stato, foto in cui siete stati taggati etc, ed il gioco è fatto.





Altra domanda che si pongono in parecchi è: Posso negare il permesso di scrivere sulla mia bacheca?
La risposta è, logicamente, si.
Basta scendere un pò nella stessa pagina e si trova questa opzione:
Opzione Messaggi bacheca facebook


A questo punto selezionate l'opzione da voi desiderata.

Penso sia abbastanza :P
Per domande, delucidazioni e commenti sono a disposizione.





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martedì, novembre 11, 2008

Il sondaggio nucleare? Un tema da trattare con le pinze.

Centrali nucleari e depositi in ItaliaAggiornamento del 25/2/2009

Chi volesse, può votare no al sondaggio di Repubblica di oggi http://temi.repubblica.it/repubblica-sondaggio/?pollId=1277

(per quello che può servire almeno dà un'idea...)

Il nucleare in Italia è amato e odiato e si sa.

Essendo molto sensibile al tema ecologico e quindi a quello della salute non posso non esserlo per i sondaggi che trattano opinioni sul nucleare.

A tal proposito mi sono preso la briga di scrivere a chi questi sondaggi li fa e mi riferisco all'ultimo in ordine di tempo apparso su Repubblica.


Senza alcuna speranza di ottenere risposta scrivo:

Cari amici di Demos,

sono uno studente lavoratore di 27 anni, mi chiamo Jose e vivo a Roma.

Ho due semplici e banali domande da porvi riguardo l'ultimo sondaggio sul nucleare.

* E' giusto dire che 1300 persone intervistate rappresentano gli italiani?


Sono sicuro che la vostra metodologia è correttissima e assicuri una rappresentanza notevole, ma 1300 persone sono veramente poche di fronte a quasi 60 milioni di abitanti.

* E' giusto far passare la notizia senza specificare che sono state intervistate 1300 persone?


Si sa, gli italiani son facilmente condizionabili e, forse, sapere che sono state intervistate solo 1300 persone permetterebbe loro di riflettere più accuratamente a quanto sia attendibile un sondaggio.

Il tema del nucleare è quantomai spinoso e non credo sia professionale trattarlo e lasciarlo trattare ai media in questo modo.


Cordiali saluti e buon lavoro.

Stasera controllo la posta ed invece trovo un'accurata risposta (ringrazio ancora FABIO BORDIGNON e NATASCIA PORCELLATO):

Gent.le sig. Gragnaniello,
la ringraziamo molto della sua mail e del suo interessamento al nostro
lavoro.
Le sue domande sono senz'altro interessanti e qui cercheremo di
risponderle in modo chiaro, evitando tecnicismi che renderebbero di
difficile comprensione la risposta.

1. è giusto dire che 1300 persone intervistate rappresentano gli italiani?
Sì, è statisticamente corretto dirlo. Il campionamento, che noi
effettuiamo in modo rigoroso secondo una tecnica consolidata e
scientificamente riconosciuta, e la rilevazione, fatta da un istituto
dalla chiara e limpida professionalità (Demetra), rendono l'indagine
corretta e affidabile.

2. è giusto far passare la notizia senza specificare che sono state
intervistate 1300 persone?
Su questo non ci troviamo affatto d'accordo: sia nella nota metodologica
che sotto ad ogni grafico è riportato l'universo intervistato e,
quindi, la precisione in questo senso è stata massima.

3. Quanto alla professionalità relativa al lasciar trattare un tema così
ai media, ci dispiace, ma non rientra nelle nostre competenze. Altri,
molto più formati e informati di noi, sono responsabili del rapporto con
il pubblico. E i media faranno il loro prezioso e insostituibile lavoro.

Cordialmente,
Fabio Bordignon e Natascia Porcellato

Questo è certamente un ottimo esempio di servizio al cittadino (anche da parte di una società privata).

Ma io rispondo:
Vi ringrazio per la celere risposta, ma continuerò a nutrire i miei dubbi.

Vi ho scritto perché sono interessato alla salute mia e di chi mi sta vicino, inoltre ho studiato qualcosa sulle metodologie della ricerca sociale e le fonti statistiche e ho avuto anche l'opportunità di lavorare come sondaggista.

Non sono totalmente sprovveduto e so bene quanta importanza psicologica abbia porre una questione in un determinato modo.

Molta gente non sa nemmeno di quanta acqua abbiano bisogno le centrali nucleari (la cui ingordigia provocò il blackout francese) e non pensa a quante e quali possano essere le possibili infiltrazioni criminali per la gestione e lo smaltimento delle scorie.

Forse ponendo la questione in questi termini si sarebbero avute risposte diverse.

Grazie ancora per la risposta, non metto in dubbio la serietà del vostro lavoro ma a volte, complice una politica amante della strumentalizzazione dei sondaggi, ne va di mezzo la vita e la salute delle persone.


P.S.
L'universo intervistato, se Vi è possibile, inseritelo in grassetto all'inizio degli articoli che vanno sul giornale.

Fine dell'email.

Per la cronaca linko un sondaggio di un anno fa dove la maggioranza degli italiani era contraria al nucleare.

A questo punto bisognerebbe conoscere l'universo intervistato da IPR Marketing o cominciare a diffidare dei sondaggi

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domenica, novembre 09, 2008

Obama, la speranza e le arti grafiche

Molto spesso, quando un leader mondiale entra nell'immaginario popolare come "salvatore" diventano inevitabili le trasposizioni artistiche del suo volto.
Ecco quindi una piccola serie di immagini che ritraggono Obama addirittura anche in veste di Superman.

Buona visione.


Obama Superman Grafic Image
Obama image grafic
Obama grafic image
Obama murales
Obama murales
Obama grafic art
Obama murales
Obama grafic art
Obama murales
Obama grafic art
Obama Art
Obama art

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lunedì, novembre 03, 2008

Tra P2 e malori di Andreotti in tv




Il fine settimana trascorso ha riservato molte soprese e non parlo della vittoria di Hamilton all'ultima curva.

Le dichiarazioni fatte dal venerabile ottantanovenne oltre al fatto che su Odeon avrà la possibilità di raccontare la storia secondo la sua visione (quella di un pazzo fasciostoide golpista) ed il malore di Andreotti, proprio quando la Perego gli faceva domande sul futuro dei giovani hanno lasciato in me uno strano sapore (di merda si può dire?).

Le due cose hanno una stretta correlazione. Si perché da un lato è stata ricacciata dal cilindro una persona di 89 anni che doveva marcire in carcere solo per le cose che ha pensato, figuriamoci per quello che ha fatto.
Dall'altro lato viene chiamato a parlare del futuro dei giovani uno dei massimi esponenti del vecchiume italico che ha contribuito non poco a rendere l'Italia un paese vecchio anagraficamente e dal punto di vista lavorativo.

Quando parlo di vecchiume non mi riferisco solamente all'età ma ad un modo di pensare (quello democristiano) che è quanto di concettualmente più anziano e marcio possa essere capitato all'Italia dell'ultimo secolo.

Addirittura, Andreotti, molte volte è stato tacciato di essere il vero capo della P2.

Il sistema clientelare e para-mafioso (para?) messo in piedi dalle due organizzazioni (P2 e DC) non faceva altro che essere un unico treno che viaggiava su binari paralleli.
Mentre l'uno predicava l'ammutinamento dei giornalisti l'altro faceva costruire fabbriche tossiche in tutto il mezzogiorno evitando di fatto di far frequentare le scuole ad una popolazione molto povera, sia culturalmente che economicamente e quindi desiderosa di affrancarsi dalla campagna per un posto da operaio.

Ecco come si uccide la giovinezza (dal DeMauro: freschezza, vigore proprio della gioventù: conservare la g. della mente, dello spirito, del cuore).

Ora le mie domande sono semplici quanto banali:
Perché si continua a perseverare sua questa scia?
Perché i giovani non alzano più la voce? (saranno affetti da vecchiume italico?)
Perché si continua a guardare le tv e a darle così troppa importanza dopo tomi e tomi scritti da grandi sociologi della comunicazione che illustravano, dati alla mano, quanto potere di condizionamento ha?

Per i prossimi anni questo è il comandamento: Tv quasi sempre spenta, meno Internet (fuori dagli orari di lavoro) e più frequentazioni face to face.

Proviamo a farci coraggio e a guardare in faccia le persone che amiamo e che odiamo altrimenti saremmo costretti ad un ennesimo futuro dove saranno i vecchi ottuagenari a parlare del futuro di giovani che hanno intellettualmente ucciso.

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giovedì, ottobre 23, 2008

Se vinco al superenalotto...

Metto in crisi il mercato degli affitti romano.

Ecco la strategia:

Se vinco solo 9 milioni di euro posso comprare 18 case con tre camere, supponiamo, a 500 mila euro l'una.

In questo modo avrò 54 camere (bastano?), presumibilmente singole, che prezzerò a 200 l'una.

Il risultato sarà un clamore assurdo (perché comprerò anche pagine di giornali per fare l'annuncio) ed i prezzi dei palazzinari saranno costretti a scendere mentre io sarò in qualche parte sperduta del mondo a godermi i miei 10800€ mensili:P.

mercoledì, ottobre 22, 2008

Quando Facebook invade la nostra vita

Le mille applicazioni di Facebook

Utilizzo Facebook da qualche mese e ne ho amato da subito le virtù.

E' il social network per definizione, suggerisce persone che potresti conoscere perché amiche di amici, alunni della stessa scuola o università, appartenenti al paese nel quale sei nato o in quello in cui sei cresciuto.

Inoltre ti permette di scrivere note (come avere un blog), lasciare un unico messaggio in bacheca (come Twitter), caricare foto dove tagghi e, molto spesso, sputtani cari amici (:P), creare gruppi seri, semiseri o per niente seri, condividere cause, organizzare eventi o parteciparvi (sia virtualmente che nella realtà).
Insomma, al suo interno ci sono chat, forum e più social network specialistici integrati in uno (come Flickr & Co. per le foto e Last.fm per la musica).

In più si può chattare dalla chat in maniera sincrona o, in asincrono, facendo il botta e risposta.

Molto spesso capita che persone che stanno chattando privatamente su Msn, allo stesso tempo, facciano il botta e risposta su Facebook senza alcun motivo.
Qui uno psicologo potrebbe tornarci utile.

Insomma, tutte le cose che tendenzialmente si fanno navigando su internet ora si possono fare su FaceBook. Il che è non proprio bellissimo ma sono altri fatti...

Oltre alle virtù se ne apprendono i lati negativi.

Possiamo cominciare dall'invasione della privacy della pubblicità contestuale che spia letteralmente i tuoi atteggiamenti per creare annunci ad hoc (Marc Zuckerberg ha avuto non pochi problemi per questo motivo).
Qualche utente è stato preso di mira da messaggi che gli davano suggerimenti sulla dieta o sulla pillola del giorno dopo (a questo proposito suggerisco di disattivare la raccolta informazioni da parte di siti web Beacon dalla pagina della privacy).

Esistono questioni derivanti da fatti privati per le quali mariti ammazzano le mogli che non hanno compilato adeguatamente lo status della situazione sentimentale.

A questo si aggiunge il fatto che, con l'aumentare dei contatti, si verifica un aumento dell'interazione.
Cioè il social network ti aggiorna sulle attività recenti o ti invita a partecipare a gruppi ed eventi creati dagli utenti che sono nella tua cerchia.

Che ficata, si potrebbe dire, ma non è così!
Io ho circa 200 contatti. Ora, potrebbe capitare che, per pura casualità, in maniera randomica e nello stesso giorno, questi 200 creino un gruppo, un evento o una causa a testa. Sarebbe il collasso!

E cosa faccio? Rifiuto il gruppo di Tizio e mi iscrivo a quello di Caio? Ignoro tutto?Provo a mettere un messaggio personale nel quale dico chiaramente che, proprio quel giorno, me ne sbatto di tutti gli inviti?

Molto complicato.

Mi sto facendo queste domande perché, tornato dopo due giorni di assenza, tra e-mail personali, del lavoro e notifiche di Facebook non sapevo dove sbattere la testa.

Che soluzione propongo? Nessuna. Volevo solo capire se sto esprimendo un sentimento comune.

Gli ultimi dati parlavano di un incremento del 961% degli iscritti, solo in Italia +135% (in testa alla classifica).

E siamo sotto il milione e mezzo di iscritti.

Quando gli iscritti di Facebook saranno 5 milioni ed arriverò, presumibilmente, a 500 contatti, come dovrò gestire la valanga di notifiche?
E' vero, posso settare alcuni paramentri per scremare il tutto, ma resterebbe ancora moltissima roba.

Quel giorno sarà molto più facile eliminare l'account.

Se ci sono commenti, per favore, non fateli sul feed di Facebook ma direttamente sul Blog! :P



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venerdì, ottobre 17, 2008

Salvare Saviano per salvare noi stessi.



In 27 anni, tra la provincia di Napoli, quella di Frosinone poi a Roma ho visto e capito un pò di cose.

Quello che ho visto è stato un cambiamento quasi inesistente (ritornare dove sei cresciuto e vedere che la situazione è peggiorata), quello che ho capito è che non cambia mai niente (venendo in città speravo di trarre giovamento da buoni maestri ed invece...).

Ecco perché la prima reazione che dovrebbe suscitarmi tutto questo è il senso di arrendevolezza che in effetti poi mi pervade. Ma cerco di scacciarlo.

Chi non cerca di scacciarlo non vuole salvare nè se stesso nè Roberto Saviano e finirà per arrivare a 60 anni avendo messo qualcosa in tasca, costruito una bella casa ma senza aver cambiato se stesso e la gente che ha avuto attorno, risolvendo un bel nulla, anzi contribuendo ad immarcescire ulteriormente lo stato delle cose e a non salvare nemmeno il salvabile.

Chi ne ha avuto abbastanza scriva qualcosa sul blog Salviamo Saviano.

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martedì, ottobre 14, 2008

Povera Mildred ..e poveri noi che non ridiamo più!

Grazie ai fratelli Guzzanti per avermi fatto crescere con un sano senso dell'umorismo.

domenica, ottobre 12, 2008

Travaglio smerda Vespa

Quale miglior modo per cominciare la domenica Fare una bella lettura di Voglioscendere dove viene pubblicata la querelle tra Travaglio e Vespa. Come al solito è impossibile non divertirsi leggendo i farfugliamenti di "Emilio Vespa" contro la dovizia di particolari di Travaglio.

Buone risate:
Travaglio smerda Vespa

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sabato, ottobre 04, 2008

Conosci i tuoi diritti?


The Universal Declaration of Human Rights from Seth Brau on Vimeo.

Fare comunicazione sociale è utile e, a volte, anche divertente.
Questo video, prodotto con la tecnica della kinetic typography, ci ricorda in modo eccelso che abbiamo dei diritti da far rispettare.

Molto spesso (sempre per alcune popolazioni del globo) i diritti umani vengono calpestati e infangati in modo brutale.

Siamo troppo presi dalla quotidinità per ricordarci (e qui mi piace citare Lorenzo) che "ogni piccolo diritto che nel mondo è violato è una ferita per tutti gli esseri della terra e finché non c'è giustizia ci sarà sempre guerra".

Qui la versione HQ del video.

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venerdì, ottobre 03, 2008

Codice Internet: c'è chi scende!

Qualche mese fa Enzo mi segnala questa novità che vuole portare la cultura del web fra le persone: CodiceInternet!

Penso: beh, carino! Mi iscrivo.

Codice Internet cresce col passare dei giorni, ma non sono i suoi utenti a dare la spinta propulsiva bensì una serie di convention con personaggi famosi che potrebbero anche avere a che fare con internet ma, per me, è come invitare fissa la Granbassi ad Annozero perché "è vicina al mondo dei giovani". Mah!

Si susseguono così newsletter che mi invitano a Milano (e io vivo a Roma)con -invitati d'eccezione- Emilio Carelli e Beppe Servegnini. Mah!

Devo dire che avevo proprio capito male.

Poi guardo i partner, i main partner e i media partners e vedo pezzi grossi dell'informatica( Microsoft, Yahoo!, Dada, Fiat Group -_-) che chissà quanto peseranno sulla linea editoriale.

Con questi sponsor si potevano far parlare persone nuove, che ne so, un Roberto Corradi, un Leonardo.
Ma forse sono troppo fuori dal coro e poco profilanti per vendere suonerie...

Ecco perché ad Enzo che vuole scendere da Codice Internet, mi aggiungo anche io.

Non trovo la voce "Disattiva account", qualcuno me la indica?

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mercoledì, settembre 24, 2008

Il Marocco contro l'AIDS

pubblicità sociale contro l'aids marocco
Via Osocio, una splendita pubblicità sociale contro l'Aids commissionata dall'Associazione per la lotta contro l'Aids con sede a Casablanca.

Di questo problema si parla sempre meno ma non perché abbia smesso di esistere.

E' molto bello il contrasto sottolineato tra la cura che abbiamo del Pc e la cura che abbiamo di noi stessi: “Votre santé doit etre mieux protégée que votre ordinateur”, "La vostra salute deve essere protetta meglio del vostro pc".

Anche questo è un segno di come stanno cambiando i tempi.

L'agenzia che ha curato questa pubblicità è la Medto

Uno sguardo al sito dell'associazione contro l'aids.

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domenica, settembre 21, 2008

L'uso che si fa di Msn

Ok. E' domenica, ho sonno, non ho voglia di cucinare. Sono quindi abbastanza nervoso per scrivere un post sull'utilizzo di Msn.

Questo mezzo, che per molti è la seconda cosa che si avvia dopo il pc, è diventato il grimaldello delle relazioni interpersonali del nuovo millennio. Anche se adesso i social network stanno prendendo sempre più piede e tolgono sempre più tempo ad Msn messenger, penso ci vorrà del tempo per scalzarlo del tutto.

Cominciamo cercando di capire in che modo e perché determinate persone scrivono determinati nick.

Esistono molteplici variabili psico-sociologiche (IMHO) secondo le quali un utente si collega ad msn, sbircia fra i contatti e scrive determinate frasi come nickname.

L'utente cazzaro che vuole essere simpatico a tutti i costi (molto spesso io):
inventa frasi di tutti i tipi, arzigogolamenti linguistici (si può dire?), cazzate di ogni genere, pur di attirare l'attenzione tra i suoi contatti.

L'utente inesperto
: lascia l'email al posto del nick e non si cura dell'anonimia che genera questo atteggiamento.

L'utente che mette le frasi delle canzoni di Vasco Rossi
(evito di fare commenti :P).

L'utente che ci tiene a far sapere agli altri quanto è scazzato
, quanto odia il mondo, quanto le cose gli vanno male (gli sarà inevitabile un blocco di massa da parte dei contatti o la scelta dell'opzione che ti fa visualizzare solo l'email dei caontatti). Anche qui evito commenti.

L'utente che si augura che un calciatore si rompa una gamba solo perché non è un componente della sua squadra al fantacalcio
(suggerito da Ambra alle ore 15 e 05).

L'utente che ci tiente a far sapere, a tutti i costi, cosa sta facendo
.
Ecco qlc esempio: preparo le valige, domani si torna!, finalmente ho finito!,scrivo un articolo per il giornale, non mi disturbate! (e allora scollegati o resta invisibile, no?), e via dicendo.

L'utente vuoto che cerca le frasi su internet e fa copia e incolla. Anche qui mi risevo di fare commenti solo dal vivo e con una bestemmia.

L'utente che sponsorizza le sue attività sperando che qualcuno copi e incolli il link da lui messo nella frase. Ci sono numerosi trattati che spiegano come va coinvolta la gente su internet (coinvolta, appunto).

Dulcis in fundo: l'utente che litiga con la ragazza o il ragazzo e lancia messaggi(secondo lui) subliminali che subliminali non sono affatto!
In questo modo tutti i contatti lo odieranno e bestemmieranno ad ogni sua nuova connessione. O qualcuno proverà ad approfittare della situazione :D.

Sicuramente sto dimenticando qualcosa ma ognuno può aggiungere la tipologia di utente che preferisce (che odia....).


Secondo punto: il controllo sociale.

E' palese che ogni atteggiamento diretto scateni molteplici atteggiamenti indiretti.
Ogni frase scritta è una frase che viene interpretata nei più svariati modi da chi la legge.

Inoltre c'è gente (anche io molto spesso) che torna a casa alle 3 di notte, accende il pc, si collega ad Internet ed apre Msn solo per vedere chi è collegato e chi no. Senza contattare nessuno, si disconnette e si addormenta.

E pensare che una volta esisteva la camomilla!

Cosa si pensa quando si guarda il rettangolo blu?

"Se è su Msn allora sta a casa"
"Vediamo di capire dal nick se ha litigato col pischello"
"Ha lo stato impostato su occupato ma sicuro non sta facendo un cazzo"
"E' Non al computer ma sicuro sta sbirciando tra gli altri contatti e parla con qualcuno"
"Caspita, scrive cose intellingenti ma proprio non mi piace"
"Vorrei chideregli di uscire, ma dalle frasi che scrive sembra sentimentalmente impegnato/a"
"Non mette mai un nick simpatico!"
"Quello/a stronzo/a non mi contatta mai, uff!"
"Ma perché cazzo ho il contatto di questa persona da due anni e non ci ho mai parlato???"

Per continuare bisognerebbe fare un focus group di qualche mese dove annotare ogni comportamento anomalo. Se avete qualcosa da aggiungere fatelo. Io vado a pranzo.

E ricordate: "L'atteggiamento che ognuno ha verso la vita, determina l'atteggiamento che la vita avrà verso la calamita" Cit. Elio e le Storie Tese.


Aggiunte:

L'utente che scrive frasi deprimenti per attirare l'attenzione e farsi compatire.
L'utente che scrive che sta per tentare il suicidio :D
by Bettina Acidburn
Ore 16:27

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venerdì, settembre 12, 2008

Critiche e commenti musicali su Musicadelica

Da qualche mese è in onda il nuovo blog di Filippo.
Inutile dire che la musica la fa da padrona: commenti, sondaggi e critiche musicali.
Le migliori novità musicali descritte da uno che di musica ci capisce abbastanza.
In questo momento c'è un bel sondaggio sul cd più bello dei Radiohead (se ne può scegliere solo uno ma ne avrei scelti tre) ed un bel video del mitico Vinicio Capossela.
Inoltre il progetto musicale Masada che non conoscevo ed ho trovato molto interessante.
L'unico consiglio che posso dare è di scavare nell'archivio e tenersi sempre aggiornati.

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lunedì, settembre 01, 2008

La pubblicità è un ottimo stimolante.



In Italia si cagano pochissime buone idee.
Molte idee invece fanno cagare.
Così un gruppo di "Sovversivi"(la coppia creativa Art&Copy) cerca di farlo (e di farsi) notare alle maggiori agenzie pubblcitarie italiane.
Dal mio punto di vista esistono buoni ed anche ottimi creativi nel nostro paese ma ci sono impedimenti superiori (vedi anche Moige) per cui ci si autocastra.
Il buon Ernesto Spinelli mi ha insegnato a credere in un'idea se la ritengo valida.
In quanti lo fanno?

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venerdì, luglio 25, 2008

Nanopatologie e inquinamento dal blog di Stefano Montanari

il migliore dei mondi possibili
IL BLOG DI STEFANO MONTANARI - venerdì 25 luglio 2008

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mercoledì, luglio 23, 2008

Pubblicità sociale sulla discriminazione: Discrimination Hurts

Questo bel video realizzato da un'agenzia danese che si occupa di social advertising parla della discriminazione in ufficio (il famoso mobbing). Ma è estensibile a tutti i tipi di discriminazione.
Ogni atteggiamento discriminatorio è un cazzotto in faccia che prendiamo o che possiamo dare. Stiamo quindi ben attenti.





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mercoledì, luglio 09, 2008

Manifestazione Piazza Navona 8/7/2008 e lettera a Filippo Ceccarelli

Ieri sono andato alla manifestazione, che dire?

Le solite cose: piazza piena, gente con tanta voglia di cambiare ma anche tanta ipocrisia.

Non servivano tutte quelle bandiere (stupido chi le sventolava), non c'era molta coesione nei commenti della gente ai vari discorsi dei vari personaggi.

Questi dicorsi erano un pò troppo centrati sui partiti e sulla politica e non credo si possa pretendere il cambiamento dei politici senza pretendere prima il nostro cambiamento.

La somma di piccole azioni, dal costume poco corretto, che tutti compiamo quotidianamente o settimanalmente, si manifesta nei comportamenti della classe politica.

I politici altri non sono che persone come noi soggette ad una sovraesposizione mediatica. Ecco perché i loro comportamenti sembrano tanto scandalosi (e lo sono!).
Ma a forza di dare la colpa agli altri si dimenticano i propri atteggiamenti, e sono questi che cambiano le cose ed il mondo.

Ed è di questo che si dovrebbe parlare, secondo me, nelle manifestazioni di piazza.


Ogni volta che vado ad una manifestazione mi guardo molto intorno, cerco di memorizzare tutto e poi, il giorno dopo, amo comprare il giornale per vedere quante mistificazioni sono avvenute.

Filippo Ceccarelli, di Repubblica, non ha sconfessato questa mia credenza, così gli ho scritto una bella email...



Caro Ceccarelli,

sono uno studente-lavoratore di 27 anni.

Ieri ero alla manifestazione, da semplice cittadino, non dipietrista, non vaffanculista, non girotondino. E, come me, tanti altri.

In riferimento a questo articolo

potrei anche trovarmi d'accordo con alcune sue affermazioni ma non su questa:
'Folle accaldate e cariche di aspettative esprimono il loro pieno consenso.'

Inoltre, da stimato giornalista quale lei è, non sarebbe dovuta mancare la dovizia di particolari.
Con questo intendo la descrizione altrettanto accurata dei commoventi interventi di Rita Borsellino e di Moni Ovadia.

Dov'è? Non ne vedo traccia. Peccato! Sarebbe stata un'aggiunta molto utile per rendere più chiaro e comprensibile tutto l'andazzo della manifestazione.

E' proprio vero che non si possono usare parole scurrili altrimenti i media di massa, immediatamente, ne fagocitano il senso per rivomitarlo con un significato assai differente.

Sta lì l'errore di Grillo e della Guzzanti. Ma è anche lì l'errore di bravi giornalisti che invece di fare un'analisi 'alternativa' si accodano commentando le solite cose.

Il giornale per cui lei scrive, nel corso degli anni, sta subendo un crollo verticale per quanto riguarda l'analisi di alcuni accadimenti. E' sempre un pò troppo aggrovigliata e poco obiettiva. Ma penso che se ne sia abbondantemente accorto.

Cordiali saluti e buon lavoro.

Jose Gragnaniello

mercoledì, luglio 02, 2008

Essere digitali (si ma quando?).




Ecco tradotto da http://www.itu.int/osg/spu/publications/digitalife/goingdigital.html
il primo capitolo del report "Digital Life" del 2006...

In un certo senso gli esseri umani sono sempre stati digitali. Le dita della mano sono state usate per creare, innovare, e comunicare in tutte le età. E così come queste possono essere usate per rappresentare i singoli numeri, in poco tempo è stato sviluppato un sistema di binari digitali astratto (0 e 1), proclamando l’inizio dell’era digitale. Le tecnologie digitali sono state vitali per la distribuzione della conoscenza e dell’informazione, che, come molti argomenteranno, sono il centro del potere nella società. Attraverso l’uso delle tecnologie della comunicazione come Internet e la telefonia mobile, il potere delle nostre cifre relativamente insufficienti è stato esteso ad una sfera più ampia, quella dell’intero mondo digitale.

Il pollice è un buon esempio. Espressioni come “la cultura del pollice” e “la tribù del pollice” abbondano: dalle anguste strade di Varanasi (India) a quelle più estese di Barcellona (Spagna), la gente è costantemente vista camminare, mangiare, parlare ed anche guidare mentre i loro pollici premono attivamente sulla tastiera dei dispositivi digitali portatili. Come industria di settore, la messaggistica su cellulare, in uno spazio di pochi anni è diventata un’industria globale che genera un fatturato annuo di circa 80 milardi di dollari. Tutto ciò, con grande interesse, ha preso piede in paesi in via di sviluppo tra i quali la Cina. Anche Internet, ha trasformato il commercio ed il modo di vivere delle persone allo stesso modo, ed ha reso possibile a queste ultime la creazione e la condivisione dell’informazione e della conoscenza in modo istantaneo e su scala globale.

Non sorprende se oggi il consumo mediale predomina nella forma digitale.

La prossima fase in questa rivoluzione digitale è la transizione dai collegamenti a bassa velocità a quelli ad altissima velocità. Le telefonia a banda larga è molto avanzata nel mondo delle linee fisse, dove vi erano 216 milioni di abbonati in tutto il mondo alla fine del 2005. Lentamente ma inesorabilmente, questo passaggio si avrà anche per la telefonia mobile, con l’avvento della banda larga per il mobile, il sistema di terza generazione. Alla fine del 2005, c’erano circa 62 milioni di utenti con cellulare a banda larga con servizi sviluppati intorno a 60 nazioni.

Inoltre, le reti senza fili locali e metropolitane sono ancora in fase embrionale per avere un forte impatto.

In futuro, la rivoluzione digitale entrerà in una dimensione totalmente diversa, con lo sviluppo delle reti onnipresenti e del pervasive computing basato su tecnologie RFID (identificazione a onde radio) e reti sensoriali.
In un futuro di ubiquità digitale, il mondo delle reti non connetterà solamente persone e dati ma anche cose. In questo modo i banali lavori quotidiani diventeranno sempre più automatizzati, e la tecnologia che c’è dietro sparirà progressivamente dalla percezione dell’utente.
Tutto ciò avrà importanti ripercussioni non solo per la società ed il modo di vivere delle persone, ma anche per le strategie di mercato e le priorità delle linee politiche.

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martedì, giugno 17, 2008

Contro chi non ama farsi processare

Buffone Fatti Processare

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martedì, giugno 03, 2008

Un blog per l'ambiente

chilling warming, ambiente
Nasce da qualche giorno un nuovo blog che si occuperà di riscaldamento globale, energie rinnovabili, inquinamento e ambientalismo. Questo blog si chiama Chilling Warming e ci accompagnerà sileziosamente verso lo svolgersi dei nostri tempi malati e un pò tossici.
Consiglio di seguirlo ogni tanto. Non è l'ennesima voce alternativa ma un'alternativa alle alternative.

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domenica, maggio 25, 2008

Pubblicità sociale made in Italy



La pubblicità sociale in Italia è sempre stata ai minimi storici. Non se ne vede molta e, molto spesso è di scarsa qualità. Chissà quali timori affliggono i creativi nostrani?!?

Ecco un buon esempio commissionato dall'ospedale San Raffaele di Milano all'agenzia JWT Italia.

In questo periodo di forte crisi etico-sociale sarebbe necessario un risveglio da parte di tutto il mondo della comunicazione, per sensibilizzare il prossimo sui vari problemi che affliggono il pianeta ma, soprattutto, per autosensibilizzarsi.

Negli altri paesi stanno molto avanti, come ho già mostrato in altri post sulla pubblicità sociale

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martedì, maggio 13, 2008

C'è anche del bello

La stanchezza post-partita fa dormire male e quando dormi male o fai gli incubi o pensi troppo (e il troppo pensare è da incubo!).

In questo caso però pensavo alle persone che mi circondano e alla loro bellezza.
Bellezza interiore s'intende (conosco certi bruttoni...e le bruttone poi!).

Tra queste ci sono persone conosciute grazie a un forum, tanti anni fa, e che hanno condiviso momenti stupendi e altri un pò meno. Ma la cui amicizia è stata senza soste e senza pretese, cioè vera.

Persone con le quali condivido la passione politica e culturale e la voglia di fare qualcosa di buono per un paesino di 8mila anime e, perché no, per l'Italia intera!

Persone con le quali, da un travagliato rapporto adolescenziale, passi ad avere una splendida amicizia, anche se non ci si vede per anni.

Persone con le quali intrattengo infinite discussioni sul senso della vita, senza, ovviamente, trovarlo.

Persone con le quali vorrei e dovrei passare più tempo. Anche se siamo lontani dovremmo trovare un momento per noi. Cribbio!

Persone con le quali l'incomprensione è tale da sfociare nell'incomunicabilità.
Ma qualcosa di strano ci lega nonostante tutto.

Persone conosciute un anno e qualcosa fa, ad una festa alla quale non sarei dovuto essere, che non riesco mai ad incontrare ma con le quali, in modo assurdo, mi trovo bene e mi piace parlare di tutto.

Persone che sono sempre lì nel momento del bisogno (azz, mi scappa proprio adesso!)
e che ti sono vicine anche se non condividono i tuoi pensieri o si rifiutano di accettare alcune verità. Ma la loro amicizia è qualcosa di puro e di inestimabile valore.

Persone conosciute sul posto di lavoro (si lamentano tutti dei propri colleghi!)che credono in me e nelle quali io credo. Che in pochi mesi hanno già un ruolo importante nella mia vita perché sono toste anche fuori dal lavoro.

In ognuna di queste persone si nasconde un pezzetto di una frase di "canzone piccola" di Lorenzo, che consiglio di ascoltare, e dice:
"come una chiacchierata col solito vecchio amico
che sa che cosa penso anche se non lo dico
"

Penso che ognuno di voi, bene o male, riesca a capire ciò che penso anche se non lo dico. E' pur vero che sono abbastanza scontato, ma perché fermarsi alle apparenze? :P

La vostra vicinanza, virtuale o no, mi da la forza e mi fa capire quanto valga la pena vivere in questo mondo nonostante tutta la merda che c'è.


Fatta la conta siete un bel pò. E non è male.

Grazie.

Vi vorrò bene.

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giovedì, maggio 08, 2008

Sgarbati sgarbi di Vittorio Sgarbi

Penso (e credo di non essere il solo) che Vittorio Sgarbi sia una delle persone più infime sulla faccia della terra.

A seguito delle accuse ricevute da Anno Zero, per non aver dato contraddittorio alle parole di Grillo, sono stati pubblicati tutti gli sproloqui dello sgarbato d'Italia.
Gli sproloqui non da 20 anni a questa parte, ma della sola puntata a cui ha partecipato.

Deliziamoci:

- «Non fare il fenomeno» (a Travaglio).
- «Sembri Fassino» (a Travaglio, che risponde: «Fassino glielo dici a tua sorella»).
- «Mia sorella vale venti volte te che se un pezzo di merda, pezzo di merda puro» (a Travaglio).
- «Hai fatto parlare questo cretino, ora fai parlare me» (a Santoro, riferito a Grillo).
- «Che non racconti queste stronzate sulle basi Nato» (a Grillo).
- «Si vergogni, quest’idiota, questo farabutto» (a Grillo).
- «Hai parlato tu che diffami il mondo, ignorante» (a Travaglio).
- «Grillo non pone questioni, dice stronzate».
- «Non dire stronzate, non dici frasi, dici stronzate» (a Travaglio).
- «Vanno a sentire lo spettacolo di un’idiota» (ai “grillini” in piazza).
- «Non sputtanare l’Italia, non dire puttanate, stai dicendo stronzate» (a Travaglio).
- «Non dire stronzate» (a Travaglio).
- «Vince la destra lo stesso, con i vostri applausi del cazzo» (a Travaglio).
- «Sei un bugiardo, un falsario» (a Travaglio, accusato di lodare Enzo Biagi e criticare Cesare Romiti).
- «Siamo un grande paese con un pezzo di merda come te» (a Travaglio).
- «Non voglio far andare avanti questo che dice solo delle balle» (a Travaglio).
- «Non ha argomenti, dice bugie» (riferito a Travaglio).
- «Non sfottere, che tu sei il popolo del nulla» (a Travaglio).
- «Popolo del nulla, perché ascolta le sue stronzate» (riferito a Travaglio).
- «Dite delle bugie, siete dei bugiardi» (a Travaglio).
- «Tu scrivi solo idiozie» (a Norma Rangeri).
- «Faccia da tonto» (a Travaglio).
- «Avete pubblicato della merda» (a Roberto Natale, riferito alla pubblicazione sui giornali delle intercettazioni).

Signor Sgarbi, ha una certa età, la decenza è assodato che le manchi, ma questo mondo è fatto anche di giovani che hanno bisogno di un esempio. L'unica decenza che le chiedo è quella di farsi da parte. I soldi non le mancano, no?


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sabato, aprile 26, 2008

Un Merlo contro un Grillo

Questo modesto giornalista vuole far passare per analisi un mirato attacco alla persona di Beppe Grillo. E vuole far credere che i giornalisti come lui interpretino la realtà. Andiamo male!
Ecco l'articolo:Merlo contro Grillo

Ecco la mia email, spedita a lui, ad Ezio Mauro, ad Augias e a Scalfari.

Caro Merlo,

sono uno studente-lavoratore di quasi 27 anni, leggo Repubblica da annni ormai ed ogni anno finisco per comprare sempre meno copie.

Il merito è senz'altro di quelli come lei che, sulla scia di Filippo Facci, non si sa bene cosa vogliano e non si capisce cosa dicono.

Il suo articolo mi ha provocato un travaso di bile.
Chi è che interpreta la realtà? Lei? Andiamo bene..

Grillo non attacca il diritto degli altri a ficcare il naso nella realtà, anzi, vorrebbe si facesse proprio questo.

La sua non è un'analisi. Un'analisi si chiede il perché di un malumore e cerca di capirne il significato. Il suo è un contrattacco.
Questo la dice lunga sulla sua qualità di giornalista che interpreta la realtà.

Se non ci fosse stato il movimento di Grillo lei e tutti noi non avremmo mai sentito uscire dalla bocca dei politici le parole "parlamento pulito".

Volete riprendervi quella piazza? Spero lo facciate al più presto. Ma con questo andazzo ci credo poco.

Il risveglio delle coscienze, che lei come tanti altri contribuite a tenere sotto sale, potrebbe farvi perdere il posto di lavoro.
E' questo che vi fa più paura vero?

Mi piace come venga sottolineato che Grillo sia un comico in crisi, dimostra quanto questa, più che essere un'analisi, sia un attacco alla sua persona.

Distinti saluti.

venerdì, aprile 18, 2008

Le avventure di Sigmur!


Aggiungo un link utile al mio blog inutile (inutile solo perché è raggiunto da poche persone, altrimenti sarebbe utilissimo [al suicidio :P]).

Le avventure di Sigmur è la divertentissima striscia per gli amanti del cinismo nichilista :P.

Il prodotto artistico è della mitica Betta, la mia collega grafica.

Leggetelo e lasciate commenti. Ne vale la pena (e se lo dico io che non sono un grande amante dei fumetti...).

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