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mercoledì, dicembre 27, 2006

Pietro Fuda

Pietro Fuda


Breve storia di

Pietro Fuda



Pietro Fuda è candidato alla presidenza della provincia Calabria per il 2011, questo è un post del 2006 ma spero serva a dare informazioni utili a chi ora sta cercando il suo nome su Internet...

Buona lettura!

Siccome il silenzio in tv ma anche sulle pagine online delle grandi testate si rincorre come un cane che si morde la coda, ho fatto una piccola ricerca perchè so che c'è chi vuole sapere chi è Pietro Fuda.

Il signor Fuda nasce politicamente(!) in Forza Italia nel 1995, quando diventa consigliere e assessore regionale fino al 2000. Alle regionali del 2000 viene eletto primo nella circoscrizione di Reggio e quindi nominato di nuovo assessore per un anno e poi capogruppo di FI. Nel 2002 vince le elezioni provinciali in Calabira con il 58,5% dei voti, rappresentando una coalizione di centrodestra.

Per ragioni a noi ignote Pietro Fuda si dimette dal suo mandato il 30 novembre 2005 abbandonando FI per passare all'Uione, dove collabora con Agazio Loiero che ha abbandonato la Margherita per fondare il Partito Democratico Meridionale. Partecipa in seguito alla formazione della Lista Consumatori e viene candidato come capolista al Senato ed eletto senatore.

Fin qui nulla da eccepire, qualche salto di troppo, ma ci sta nel "teatrino" della politica. Il bello esce dal sito della lista consumatori che a quanto pare ha deciso di liquidare il senatore Fuda per bizze che sarebbero precedenti all'inserimento del comma 1346.

Fuda poi scrive una bella replica a Maria Burani Procaccini dove si difende dall'accusa di tradimento a FI così :"Non sono una persona che ha cambiato posizione da sconfitto: mi ritengo un espulso da FI, che mi ha dimostrato di non condividere il principio democratico secondo il quale ogni azione amministrativa è al ser-vizio della rappresentanza elettiva, ed ho maturato una scelta politica che ho sottoposto, come ogni volta con dignità, al giudizio degli elettori".

E continua:"La Calabria alla quale si deve guardare, di cui rappresenterò e difenderò i diritti in Parlamento, è quella che ha detto basta a chi sta all’origine dei processi degenerativi che hanno tradito la volontà popolare. È la Calabria che ha determinato la vittoria del centro sinistra, un centro sinistra che finalmente potrà fare luce sui tanti misteri nati e coperti nel precedente quinquennio, e dare, finalmente, risposte reali che lave-ranno gli oltraggi e le offese subiti finora.
Approfondirò volentieri, in un confronto civile, ciascuna di queste riflessioni con la Burani Procaccini, lasciandole comunque il tempo per informarsi adeguatamente".

Che belle parole! Ma qualcosa deve essere andato storto con la Lista Consumatori. Si perché il 24 novembre comincia uno scambio epistolare nella sezione "comunicati stampa" del sito della Lista comsumatori, dove si accusa il sen.Fuda di ingratidune perchè ha sostenuto che il merito dell'elezione è soltanto suo perchè i voti li ha presi solo lui.

Bel tipetto! Il vero segnale di distacco arriva il 30 novembre 2006, quando Fuda si fa nominare dal sen. Formisano (IDV), in sostituzione del dimissionario Cossiga all'interno della Commissione Affari Costituzionali. La Lista Consumatori si dice contraria perchè la sostituzione non è stata concordata con il partito e perchè le dimissioni di Cossiga sono un segno di protesta importante. Dopo un accenno ad una serie di conferme e smentite sul ritorno di Fuda in Forza Italia la Lista Consumatori non ne può più (testuali parole, ndr)e invita il senatore Fuda a rendere la sua storia politica autonoma dal nome dei consumatori che pure hanno consentito la sua elezione al Senato.

Per gradire riporto per intero l'ultimo comunicato stampa risalente al 2 dicembre scorso, dal sito www.listaconsumatori.it:
LA LISTA CONSUMATORI PRENDE ATTO DELLE DICHIARAZIONI DEL SEN FUDA CHE ANZICHè SPIEGARE COME MAI IN TANTI MESI DI ATTIVITà PARLAMENTARE NON ABBIA MAI UNA SOLA VOLTA Nè RISPOSTO AL TELEFONO AI RAPPRESENTANTI DEL PARTITO CHE LO HA ELETTO Nè SUPPORTATO CON UNA SOLA INTERROGAZIONE O DDL LE NUMEROSE BATTAGLIE INTRAPRESE DAI CONSUMATORI ITALIANI SI "VERGOGNA".
NON CAPIAMO DAVVERO DI COSA SI VERGOGNI MA CERTO NON RIUSCIAMO A CAPIRE COME MAI CONTINUI A NON RICONOSCERE ALLA LISTA L'UNICO MERITO DI ESSERE STATO ELETTO: INFATTI PRIMA DEI VOTI CHE IL SEN FUDA RITIENE SIANO TUTTI SUOI IN CALABRIA (E CI PIACEREBBE CHE DICESSE SE ALMENO UNA DECINA O UN CENTINAIO O UN MIGLIAIO SIANO DI SOSTENITORI DEI CONSUMATORI...)
OCCORE PER ESSERE ELETTI AVERE UN PARTITO CHE PRESENTI IL CANDIDATO. QUINDI QUANDO IL SEN FUDA RICONOSCERA' CHE IL MERITO DELLA SUA ELEZIONE E' STATO INNANZITUTTO DEL PARTITO CHE LO HA PRESENTATO E DIRA' ANCHE DA DOVE E DA CHI SONO PROVENUTE TUTTE LE FIRME DI ELETTORI CALABRESI CHE SONO SERVITE PER PRESENTARLO ALLORA POTREMO DI NUOVO DIALOGARE CON LUI E ATTENDIAMO DI NUOVO CHE CI RISPONDA SPIEGANDO COME MAI NON ABBIA ISCRITTO AL SENATO IL GRUPPO DI LISTA CONSUMATORI E SE PER NON FARLO ABBIA CONSULTATO ALMENO CON UNA TELFONATA LA LISTA CONSUMATORI.

Non ci resta che piangere.


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lunedì, dicembre 25, 2006

Continua facce di merda

Ritorna a grande richiesta (da parte di chi?) facce di merda. Dedicato a Pietro Lunardi ex (per fortuna) ministro delle infrastrutture. (NOn mi carica la foto, beccatevela dal link di cui si parla anche in quest'articolo).

Tratto da : http://www.giudiziouniversale.it/archivio/numero6/art_01.htm

POLITICO PIETRO LUNARDI, MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE> Anagrafe: nato a Parma, 66 anni, sposato, due figli> Professione: imprenditore del ramo escavazioni, docente di Consolidamento del suolo e delle rocce all'Università di Padova, ministro delle Infrastrutture> Curriculum: laureato nel 1966 a Padova in Ingegneria civile dei trasporti, lavora dal '67 alla Cogefar occupandosi di varie opere in Italia e all'estero: dighe in Camerun, Guatemala, Kenia, gallerie e stazioni sotterranee per metro (Singapore, Atene, Lione), trafori (Gran Sasso e Frejus). All'inizio degli anni '80 si mette in proprio fondando la Rocksoil Spa e collabora con vari governi. Nel 2001 entra nel secondo governo Berlusconi> Segni particolari: gaffeur> Passioni: bucare e asfaltare> Frase celebre: “Tutti conoscono Calisto Tanzi per quello che ha fatto per Parma. Quel che sta accadendo è inimmaginabile per una persona rigorosa e corretta come lui. Ho parlato con la famiglia, con la moglie e i figli. E anche in questo momento, pur comprendendo la rabbia dei risparmiatori truffati, gli rinnovo la mia solidarietà. Magari è preda di speculatori, gente senza scrupoli. Sono cose che possono capitare a chi ha molti affari in giro per il mondo” (la Repubblica, 3/1/2004)Pietro Lunardi Il ministro arriva via scavo di Marco TravaglioQuando apparve per la prima volta, nel salottino di Porta a Porta, il suo scopritore Silvio Berlusconi lo presentò come una specie di genio. Come si fa inaugurando un monumento, levò il velo al capolavoro, quasi che l'avesse appena creato lui: “Eccolo qui il nostro tecnico! E' un ingegnere! Si chiama Pietro Lunardi, coordina la squadra che cura i progetti per le grandi opere. Con lui al governo, rifaremo l'Italia!”. Bruno Vespa rischiò il mancamento. Lui, Pietro Lunardi, infilandosi nei rari respiri del principale, riuscì a biascicare qualcosa sulla variante di valico, sul passante di Mestre e sulla Salerno-Reggio Calabria.La volta seguente, sempre chez Vespa, il neopremier Berlusconi era armato di Lunardi e di pennarello, col quale ricalcava sulla mega-lavagna i tracciati che il neoministro gli aveva disegnato a matita. Strade, autostrade, ferrovie, porti, aeroporti, ponti, valichi e soprattutto trafori. Perché l'ingegner Lunardi, detto anche Nullardi per la sua fondamentale utilità, è un perforatore indefesso: “Nel sottosuolo - dice - si incontrano sempre cose nuove, impreviste, straordinarie”. Asfalto e cemento sono la sua passione (“Per me le arterie stradali, autostradali, ferroviarie sono come quelle del corpo umano: sapere che quelle dell'Italia sono interrotte non mi dà pace”). Ma non disdegna la saliva: “Il governo è come la Ferrari e Berlusconi è Schumacher: ha una marcia in più, riesce a trascinare l'intero Paese”. E, fra uno scavatore e una betoniera, non trascura il trombone: “L'Italia ha perso lo spirito dei grandi costruttori. Quello spirito che ci ha dato le Piramidi, la Grande Muraglia, i templi maya”.Per il novello Cheope, la storia d'Italia si divide in due ère: prima e dopo Berlusconi. Prima era il buio, regno dei famigerati verdi che han portato l'Italia “alla paralisi” e provocato “80 mila morti”, ergo “andrebbero incriminati”. Invece rischiò di esser incriminato lui, quando fu aperta un'inchiesta sui danni all'ambiente causati dalle scorie estratte dai tunnel della Bologna-Firenze progettati dalla sua azienda: la Rocksoil, una delle più amate dai governi della prima e della seconda Repubblica. Ma risolse la questione infilando nel decreto Grandi Opere un codicillo che trasformava i veleni in essenze profumate: “Le terre e le rocce da scavo anche di gallerie non costituiscono rifiuti anche quando contaminate da sostanze inquinanti derivate dall'attività di escavazione, perforazione e costruzione”.Avvezzo pure lui a scaricare tutto sui predecessori, dimentica di spiegare dov'era, lui, nel passato: consigliere del governo Goria, poi dei ministri Gaspari e Lattanzio, infine progettista della metro di Roma sotto Rutelli. Controllore e costruttore. Promosso ministro, qualche maligno ventilò un conflitto d'interessi. Ma lui giurò: “Cambio mestiere, vendo l'azienda”, “Tre fra i migliori avvocati italiani hanno già pronti due progetti per liquidare in un giorno, in sole 24 ore, il mio teorico conflitto di interessi”. Poi, come il principale, cambiò idea: “La mia società ha lavorato in passato e lavorerà in futuro. Non vedo perché mettere sulla strada cento famiglie”. Risolse la cosa elegantemente, cedendo Rocksoil alla moglie e ai figli. E continuando a “vigilare” su opere (autostrada in Val Trompia, corridoio Tirreno-Brennero, Brescia-Padova e Salerno-Reggio) progettate anche da lui. Naturalmente, per le Grandi Opere, non c'è un euro. Così il suo piano faraonico resta in gran parte sulla carta. Ma gli lascia molto tempo libero. Che lui lo impiega parlando molto, perlopiù a vanvera. “Con la mafia - dice nel 2001 - bisogna convivere”. E pure con Tangentopoli: “Mani Pulite ha criminalizzato imprese, progettisti, costruttori”, basta con le “leggi paralizzanti” nate “sull'emozione di Tangentopoli”. Difende persino Calisto Tanzi, suo compagno di scuola a Parma, pure lui esperto di buchi. In compenso, con la patente a punti, tolleranza zero per gli automobilisti. Ma a giorni alterni. Un giorno vuole alzare i limiti ai 160 all'ora. Un altro confida a un giornalista che lui supera i 150. Poi rettifica: “era una battuta ironica”. Che simpatico.Brucia il tunnel del Monte Bianco? Nullardi assicura che verrà riaperto entro due mesi (sarà pronto in tre anni). Il problema dell'acqua? “Risolto ovunque entro il 2007”. Il ponte sullo Stretto? Già fatto: “Messina e Catania diventeranno una sola città, come Budapest”. I soldi? “Sono l'ultimo dei problemi”. Perché “io sono uso alla scienza esatta”. Quanto alla Salerno-Reggio, no problem: tutto finito entro il 2006. Senonché, nel 2005, basta una nevicata per paralizzare il Sud. Decine di camionisti bloccati per giorni, semiassiderati. E lui, quasi fosse un passante: “Non dovevano trovarsi lì, con tutta quella neve. Nulla da rimproverarmi”. Un giorno lancia l'idea di tassare (anzi, “pedaggiare”) le strade statali. Poi si rimangia tutto: “i giornali mistificano”. In trasferta a Laives, in Alto Adige, annuncia: “Qui, fra due anni, apriremo il casello autostradale”. La platea lo guarda esterrefatta: quale autostrada? Ma Nullardi credeva di essere a Lavis, in Trentino. Prima o poi, con le dovute cautele, qualcuno lo avvertirà che il ministro delle Infrastrutture è lui.


Aggiungo io: prima o poi qualcuno lo avvertirà che adesso è Di Pietro!


http://www.repubblica.it/2005/f/motori/luglio2005/lunardiva150/lunardiva150.html

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Natale?

Si, Natale. Natale è il momento in cui ci sentiamo più buoni. In cui cerchiamo persone che per mesi e mesi non abbiamo cagato. In cui sentiamo di dover fare un regalo a qualcuno che sicuramente non se lo merita. E' il festival dell'ipocrisia. Persone che vanno alla messa e non si ricordano manco più perchè, altre che ti fanno gli auguri perchè è consuetudine, altri che sentono il bisogno di stare insieme fra amici, sticazzi se ci odiamo, è Natale!
Aumenta l'ipocrisia e aumentano i consumi, facciamo regali, sale il pil, scende la cattiveria. A volte penso che se fossimo tutti più buoni spenderemmo il doppio ma poi penso che sia l'ipocrisia il vero motore dell'economia, soprattutto di questi tempi. Un pò si rosica perchè c'è "quest'aria" che poi che aria sia non l'ho mai capito. Aria di spese? Mah! Un pò siamo ipocriti e vogliamo sentirci più buoni ma in realtà non siamo così buoni e ci liberiamo del denaro, che percepiamo, forse, come una cosa sporca, per fare acquisti, doni, cose impacchettate che sembrano belle prima di aprirle, poi che delusione! Questo eccesso di perbenismo concentrato tutto in questo periodo poi ci da poi il là per cominciare un nuovo anno all'insegna dell'odio, della corsia preferenziale perchè il traffico è troppo, della spallata al collega di lavoro che si meritava il posto più di noi e del ribrezzo che fanno i senzatetto a cui tanto crisitianamente abbiamo pensato durante il periodo natalizio. E' forse questo eccesso di finta bontà che ci viene instillata sin dall'infanzia a farci essere spregevoli per il resto dell'anno? Non lo so ma penso sia probabile. Se non ci fossero feste del genere forse non penseremmo mai ad essere buoni, a fare regali (e forse le feste servono soprattutto ad aiutare l'economia grazie all'espiazione del senso di colpa) ma forse non avendo più un momento dell'anno in cui sappiamo che dobbiamo essere per forza buoni, cercheremmo di distrubuire la bontà nell'arco di tutto l'anno, in modo equo e solidale, senza sentirci costretti e , quindi, essendo meno ipocriti. In questo modo potremme migliorare la società? Sono tutte pippe mentali le mie ma ki lo sa?

Adesso una rassegna di titoli natalizi da non perdere:

Mamma ho perso il presepe (Fantastica storia di un bambino che viene mandato dalla madre a comprare il presepe e, una volta comprato lo getta nel fiume a causa del profondo odio verso il bambinello ma sorpattutto per vedere se cammina veramente sulle acque).

Natale anale in casa Cupiello (storia di una famiglia in cui il capofamiglia è fissato con i presepi e costringe tutti a vestirsi da pastori e pecore e a incularsi a vicenda)

Pensavo fosse Dio invece era Gesù (storia basata sullo scambio di persona in cui il bambinello scherzoso fa miracoli fingendo di essere il padre e il padre lo fulmina con un'occhiataccia - quando si dice Dio-.

2001 odissea porno in paradiso (Adamo ed Eva attraversano tutte le ere e le fasi storiche inpersonificando gli attori porno che meglio hanno saputo rappresentare ogni decade)

Beatle Gesù, bambinello porcello ( il bambinello pestifero che caca il cazzo alle infermiere, fa miracoli sessuali facendosi aumentare le dimensioni del pene in maniera esponenziale o trasformandesolo in cometa per i re magi, che in quel caso sono regine...)

Una scomoda verità (Gesù confessa a Maria di essere gay, e Maria confessa a Giuseppe che non è stato Dio a concepire Gesù ma un pastore di passaggio. Come farà la sacra famiglia ad uscirne fuori? Ci vorrebbe un miracolo!)

100 miracoli sessuali prima di andare a dormire ( Ancora il Cristaccio che non vuole usare i suoi poteri speciali a scopo benefico ma solo per rimorchiare puttane)

DIttatore dello Stato libero di Nazareth ( Cristo esce fuori di senno ed usa i suoi poteri per sottometere e soggiogare i più deboli ma un presidente esportatore di democrazia lo punirà)

La maledizione dello scorpione di Cristo (il seguito di Bambinello porcello. Gesù trasforma il suo cazzo in uno scorpione che gli mangia le palle e gli rode il fegato e non ricorda + la formula magica per farlo tornare ad essere un cazzo normale)

Polvere di stelle ( il bambinello porcello distrugge la stella cometa che si polverizza e i re magi perdono la via e finiscono in un bordello dove trovano la vera Maria)

(perdonatemi per le cazzate sparate)

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domenica, dicembre 10, 2006

La persona che amo

La persona che amo ha la pelle liscia e l'animo nobile.
La persona che amo non vuole farmi soffire.
La persona che amo mi guarda negli occhi e capisce cosa penso.
La persona che amo ha capelli splendidi.
La persona che amo ama prima se stessa, quindi non mi ama perchè si sente vuota.
La persona che amo ha due occhi così belli che il miglior mare è cacca al confronto.
La persona che amo sa che è inutile fare storie.
La persona che amo è leggera.
La persona che amo non mi fa pesare nulla.
La persona che amo ha le labbra disegnate dal vento.
La persona che amo mi sussurra parole per non infastidirmi.
La persona che amo ama la natura.
La persona che amo non inquina il nostro rapporto con richieste stupide.
La persona che amo sa che facendo del bene non si può ottenere del male in cambio.
La persona che amo ama gli animali
La persona che amo non si prende mai troppo sul serio
La persona che amo non ama il denaro
La persona che amo invece di scavare nell'armadio per ore, mette quello che trova.
La persona che amo non dà importanza a ciò che dice la gente.
La persona che amo ride molto, anche quando non ce n'è motivo.
La persona che amo ha sempre qualcosa da insegnarmi.
La persona che amo sa sempre come stupirmi.
La persona che amo non ha bisogno di fare giochetti stupidi per farmi ingelosire.
La persona che amo è sincera come un bambino di 3 anni.
La persona che amo fa le fusa come i gatti se non riesce ad ottenere ciò che vuole.
La persona che amo forse mi ama.
La persona che amo forse non esiste.

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