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martedì, aprile 08, 2008

La realtà come costruzione sociale, di P. L. Berger e T. Luckmann

Leggendo La realtà come costruzione Sociale di Berger e Luckmann (1966), tra un discorso e l'altro su quanto noi siamo coscienti della nostra coscienza sono incappato in questa frase: "Non c'è bisogno di dilungarsi sul fatto che la coscienza dell'Empire State Building differisce dalla consapevolezza dell'ansia".

Ho riflettuto molto sul significato che questa frase avrebbe potuto assumere se scritta
35 anni dopo. Forse avrebbe ricevuto molte critiche perché oggi i grattacieli, forse, sono molto collegati all'ansia.

Molto probabilmente queste due consapevolezze oggi si fondono in un qualcosa che non siamo in grado di capire e interpretare. Un qualcosa di skizofrenico.

Spero, alla fine di questa lettura, di non dover giungere alla conclusione che oggi non siamo più capaci di usare la coscienza per discernere e per muoverci attraverso differenti gradi di realtà.

Sta forse qui la differenza tra le società moderne e quelle postmoderne o (per usare un termine caro a molti e in questo caso molto attinente) liquide.


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