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domenica, ottobre 07, 2007

Santa Maradona

Guardando Santa Maradona (che non avevo ancora visto) ho fatto un pò di riflessioni.

Considerazione N 1: La vita dei giovani è difficile. In generale la vita è difficile. Crediamo di dover fare assolutamente qualcosa per dare un motivo, un perché, al fatto che siamo su questa terra. E fin qui, che si possa obiettare o essere daccordo, quella che ho fatto è una considerazione abbastanza banale.

Considerazione N 2
: A causa delle molte difficoltà che si incontrano e/o si crede di incontrare, si fanno cose, si compiono azioni che, talvolta, possono risultare sgradevoli per noi ma , peggio, per chi crede in noi, o ci ama, o ci vuole bene.
Anche qui l'opinabilità è d'uopo ma la banalità comincia a diminuire.

Considerazione N 3
: Una volta compiute queste azioni abbiamo poche carte da giocare per recuperare. Ed anche con un proseguimento del resto della vita abbastanza retto, lo scheletro nell'armadio sarà lì a guardarci. Ogni volta che dovremo scegliere un vestito lui sarà lì a nascondersi fra le giacche o le gonne.

Considerazione N 4
( la più lunga): Cosa ci porta a comportarci male? La società? Uno scazzo del giorno prima? La voglia di dimostrare che valiamo qualcosa?
O dentro ognuno di noi si nasconde un bisogno intrinseco di fare del male?
Dato che non può esistere il bene se non esiste anche il male.
I rapporti interpersonali molte volte sono costellati da migliaia di difficoltà.
Già prima di conoscere una persona ci aggiustiamo la giacca, grosso sintomo di disagio, e, durante la consocenza, parliamo di cose di cui non ce n'è mai fregato un cazzo, per dare un'apparenza o una parvenza di qualcosa che non sappiamo neanche noi stessi se esiste veramente.
CIò che esiste veramente è una persona fragile, condizionata da mille flussi che la spingono nelle direzioni più disparate, e che, da questi flussi, ha la necissità di difendersi.
A volte non riusciamo a difenderci evitando i colpi e qualche colpo dobbiamo anche darlo. Questo colpo equivale all'errore o gli errori che commettiamo quotidianamente.
Quindi bisognerebbe allenarsi ad evitare i colpi più che a darli e a cercare di vivere gli eventi della vita e l'amore in modo più sereno e spensierato.

Vedo che ciò non accade quasi mai e percepisco uno stress e un'ansia di fare nelle persone che raggiungono livelli abnormi. E me ne dispiaccio. Spesso tutto questo stress e quest'ansia portano solo a farci sbagliare, a farci fraintendere, a perdere ciò che di più caro abbiamo.
Solo perchè non ci siamo fermati a riflettere più di due minuti.

E' possibile cambiare o siamo condannati?

Non so se si capisce bene ciò che ho scritto. Non lo capisco bene nenmmeno io ma era una cosa di getto.

Spero se ne apprezzino le intenzioni e se ne colga il succo.

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