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domenica, ottobre 08, 2006

Il prossimo passo

Le nuove tecnologie si integrando e si disintegrano. Un tempo si pensava che con il termine "convergenza" un unico medium dovesse integrare tutti gli altri. Poi si è capito che, in realtà, ogni medium deve prendere ciò che di buono c'è negli altri media, integrarlo e magari svilupparlo.
Fatto questo preambolo, stamattina pensavo che chi ha un blog pratica spesso internet e, praticando spesso internet, usa le chat (msn sicuramente). Ecco, allora perchè non integrare le chat nei blog personali? A livello di immagine e ritorno economico sarebbe una cosa ottima, poi ci sarebbe anche l'opportunità di estrapolare la chat ed usarla singolarmente oppure fare lo stesso col blog. La Microsoft, con MSN Spaces, ha fatto una cosa simile, dal blog (troppo ovattato e mieloso) si può passare alla chat e viceversa. In questo modo non si avrebbe + l'obbligo di mandare i propri amici in modo forzato sul blog e ci sarebbe uno scambio di pareri + fluido ed intenso ma anche più spontaneo.
Altra idea molto carina è quella del giornale. Si potrebbe sviluppare un software che accende il pc la mattina e grazie al feed rss scarica l'ultima versione del giornale online che più gradite e vi stampa le pagine che desiderate o tutto il quotidiano. Certo non ci sarebbe più il gusto di andare dal giornalaio la mattina ma coi tempi che corrono non ci si puù fidare di questa informazione. Ecco perchè sarebbe meglio una testata su Internet che non ha alle spalle i grandi poteri. Tutto questo pagando un abbonamento di una ventina d'euro al mese.
Che ve ne pare?

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7 Comments:

Blogger il Bruco said...

L'idea della chat è buona, anche perchè una delle funzioni del blog è proprio quella discutere su un tema...ancora però non siamo ai livelli delle chat(tempo reale).
Io inserirei anche spazi dove mettere video e file...sò che già si puo' fare, ma ti devi "appoggiare" ad altri siti specializzati in questo.Ad esempio ho sentito che google si è comprata "youtube" che è l'equivalente di google video, ma è molto piu' sviluppato...questo youtube da quanto ho capito ti permette di inserire i tuoi video e condividerli con gli altri...
Comunque i Blog sono la nuova frontiera di internet!ho letto che in base alla loro grande utilità, stanno "plasmando"! il nuovo internet...dunque dobbiamo essere "fieri"(eheh) di sperimentare la nuova frontiera di internet!
Ultima cosa... ho letto che alcuni giornali già hanno questo servizio che pagando ti puoi leggere il giornale su internet...pero' penso che non sia molto sviluppato, ma sicuramente in futuro si affermerà!anche perchè si consumerebbe anche meno carta...anzi ora che ci penso potrebbero farti pagare anche unprezzo minore siccome loro risparmierebbero sulla carta e l'inchiostro!eheh
ho una visione:)
In futuro ci sarà un "servizio di stampa"e di informazione non controllato da nessuno, ma gestito in tempo reale da tutte le persone comuni tramite i propri blog!...il potere ritornerà nelle nostre mani!
eheh
simone

mercoledì, ottobre 11, 2006 4:40:00 PM  
Blogger Unknown said...

Si ti puoi scaricare il quotidiano in versione pdf pagando. Ma puoi scaricare versioni precedenti a quanto ne so.
Se i potenti cominciano a capire quali sono le potenzialità di Internet è la fine, quindi speriamo non accada.

mercoledì, ottobre 11, 2006 5:41:00 PM  
Blogger il Bruco said...

Mi sembra proprio una bella idea... però è anche vero ciò che aggiungi: "Se i potenti cominciano a capire quali sono le potenzialità di Internet è la fine".

Se tutto potesse essere informatizzato ci sarebbe un grande risparmio di materie prime.
E non solo per i quotidiani anche per i libri scolastici (aggiornati di continuo) e tutto ciò che riguarda la burocrazia (quando vedo la carta sprecata negli uffici mi viene lo svenimento!).

Avverrà... speriamo solo si faccia in tempo!

Alessio

mercoledì, ottobre 11, 2006 10:50:00 PM  
Blogger Gneo Pompeo said...

Ma i "potenti" (quali potenti? bò vabbè sta volta non faccio il pignolo :)) conoscono le potenzialità di Internet meglio di chiunque altro, visto che è nato come strumento militare.
Quanto ai Blog, sono un'ottima cosa in quanto chiunque può trasformarsi da nodo passivo (solo fruitore) a nodo attivo della rete.Per il loro carattere amatoriale e gratuito credo che il loro destino rimarrà quello di smistamento delle informazioni; possiamo trasformarli in un'arma di condivisione di Massa.
E la condivisione è sempre un'ottima cosa.

sabato, ottobre 14, 2006 5:27:00 PM  
Blogger Unknown said...

L'ARPA fu fondata nel 1957 in reazione al successo dello Sputnik. Arpanet, lanciata nel '69,doveva servire a mantenere un apparato di comunicazioni anche dopo un eventuale attacco nucleare. Ma ci furono parecchie difficoltà, tant'è vero che i militari non conoscevano nemmno quello che Baran (colui che ha inventato la commutazione di pacchetto) avesse intenzione di fare. Licklider, in pratica l'inventore dell'interazione uomo-macchina, fu assunto dal Pentagono per studiare l'uso dei computer in battaglia. Quest'uomo era uno psicologo con la passione per la cibernetica e, proprio grazie a questa passione, il progetto si estese ad altro, ad una funzione più sociale. Così tutti gli ingegneri iniziarono a svolgere il proprio lavoro indipendentemente dalle forze militari. Uno dei sostenitori di Licklider fu, addirittura, il presidente Eisenhower che, nonostante fosse repubblicano, amava circondarsi di scienziati ed odiava le competizioni interne tra le gerarchie militari.
Questa è la dimostrazione di come esistano potenti ottusi e potenti lungimiranti e quelli ottusi sono molto pericolosi. Io penso che in realtà abbiano paura di Internet perchè chi pratica internet ha in media un'istruzione superiore e una curiosità maggiore. QUindi il potente è più smerdabile e vulnerabile, ecco perchè si concentrano molto sulla televisione, dove, guardacaso, non c'è mai dibattito con il pubblico e anche se ci fosse sarebbe pilotato.

sabato, ottobre 14, 2006 7:37:00 PM  
Blogger Gneo Pompeo said...

Si, posso starci che Internet di per sè è un'incredibile occasione e risorsa, ti porta a conoscee e a "sbattere" contro cose che prima non avresti neanche sfiorato, per non parlare del peer to peer..ma chi non voleva informarsi prima e farselo mettere in quel posto senza neanche aver voglia di vedere la faccia di chi glie lo mette, difficilmente userà Internet per informarsi (tranne che su cos'è Un Tera(patric)bite.Internet è unao strumento immenso per chi è di suo curioso e volenteroso, non credo che i mezzi e gli strumenti modifichino la capoccia della gente, ne cambiano le abitudini; questo basta? spero...

sabato, ottobre 14, 2006 8:07:00 PM  
Blogger Unknown said...

Infatti stiamo dicendo la stessa cosa. A suffragare il tutto esiste una teoria che è quella degli scarti di conoscenza o "knowledge gap" che insiste proprio sulla differenza e il solco che si crea tra (li chiamano loro) "information rich o haves" ed " information poor o have nots". Oltre all'interesse e alla curiosità personale a determinare il gap sarebbero (e lo sono):la geografia, l'istruzione, lo status ma anche la differenza di banda.La teoria nasce negli anni '70, quindi si riferisce ai mass media tradizionali ma è stata aggiornata da altri studiosi.

http://www2.dsc.unibo.it/dsc1/studenti/tesine/miani/ipertesto/gap.htm54359343

domenica, ottobre 15, 2006 2:56:00 AM  

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